In particolare le persone che per loro fortuna non sono molto abituate a partecipare a un funerale, potrebbero domandarsi quali sono le usanze per porgere nel modo corretto le condoglianze a una famiglia che sta affrontando il delicato momento del lutto.
Il biglietto di Condoglianze
Per iniziare, è sempre usanza preparare già a casa prima di recarsi al funerale un bigliettino che deve essere semplice, preferibilmente non stampato e se proprio deve essere decorato, con qualcosa di semplice e poco appariscente. All’interno dopo aver scritto data e luogo, si usano frasi semplici e diritto per poi apporre la firma. Questo biglietto va consegnato e sistemato in un contenitore che una valida agenzia di onoranze funebri Roma prepara e predispone presso il luogo dove si tengono i funerali, di solito la chiesa o anche il cimitero ma non per forza.
Il registro da firmare
Fatto ciò, è comunque usanza firmare il libro delle condoglianze. Non occorre scrivere nulla di che ma apporre solamente la firma. Può firmare solamente una persona per tutto il suo nucleo familiare. Una volta conclusi i funerali, gli addetti delle pompe funebre hanno anche il compito, tra le altre cose, di consegnare il registro i familiari più stretti della persona venuta a mancare.
Le condoglianze a voce
Sebbene le condoglianze siano già state fatte con un biglietto, e tutte le persone che prendono parte a un funerale devono comunque andare a salutare i parenti più stretti del defunto. Di solito, è sufficiente dire la parola condoglianze ma a voce è anche possibile dilungarsi un attimo di più anche per condividere un ricordo personale. È infatti meglio non dilungarsi troppo con i dettagli nel biglietto di condoglianze ma il galateo vuole invece che si possono spendere qualche parola in più nel momento del faccia a faccia E per raccontare un aneddoto personale in grado di dimostrare il valore e le caratteristiche peculiari di chi è venuto a mancare. Di solito, non lo si fa lo si fa quando il funerale è terminato senza quindi portare via tempo alla cerimonia.