(cod. A68)
A cura dell’Istituto di Bioscienze e BioRisorse CNR-IBBR
Gli agenti atmosferici, tra cui i raggi UV, i radicali liberi, gli inquinanti atmosferici, causano seri danni al DNA in tutti gli esseri viventi presenti sulla Terra. Questi però posseggono, a livello cellulare, meccanismi di riparazione tesi a correggere la mutazione, talvolta tramite rimozione fisica del tratto di DNA danneggiato. In tale contesto si inseriscono gli organismi estremofili, che posseggono sistemi ancora più efficienti per contrastare i danni al DNA. Rappresentano inoltre una fonte alternativa di biomolecole impiegabili nella produzione di materiali ecosostenibili ed energie rinnovabili. La ricerca scientifica sta assumendo un ruolo sempre più centrale per lo sviluppo di nuove biomolecole. Il pubblico viene coinvolto in semplici saggi sperimentali, nell’osservazione al microscopio di organismi-modello ampiamente impiegati nella ricerca scientifica.